Se «il futuro ha un cuore antico», ogni storia, pubblica o privata che sia, ha la sua ragion d’essere, ovvero la sua continuità, nel segno di chi la rese possibile. Anche per una casa editrice vale questo assioma, e la Settecolori ne è la dimostrazione. Di là dalle vesti societarie che possono averne accompagnato il percorso, è sempre e solo il suo marchio identitario a tracciare la rotta da seguire: l’amore per i libri, la fedeltà alle amicizie e alla parola data, la passione per i grandi temi e i grandi ideali, il gusto per un «altrove» ampiamente inteso, il rifiuto del luogo comune, della letteratura banale, delle scorciatoie del successo facile e, come tale, inutile. Un editore è il suo catalogo. Lo abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrarlo, nelle scelte come nelle realizzazioni. Abbiamo chiesto a Mimmo Paladino, un artista che non ha bisogno di presentazioni, di disegnarci un logo che fosse il simbolo di un nuovo corso nel nome di ciò che si è stati. Ci ha regalato questa Araba fenice stilizzata che lo racchiude magnificamente. Una Settecolori che rinasce eternamente da sè stessa.

Stenio Solinas
Direttore Editoriale

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