Una splendida meditazione sulla follia della storia che riporta alla mente Guerra e pace.
Siamo nel 1830: il Grande Gioco fra Gran Bretagna e Russia per il potere e l’influenza in Asia centrale è in pieno svolgimento. Nel cavalcare verso Kabul, il giovane e ambizioso Alexander Burnes sventola la bandiera inglese, dopo aver dato un malinconico addio alla fanciulla amata, la nobile e anticonformista Bella Garraway. Da San Pietroburgo, intanto, è in viaggio verso la stessa meta l’egualmente giovane e ambizioso Yan Vitkevich. Entrambi vogliono ingraziarsi l’emiro Dost Mohammed, imperatore degli Afghani, e così facendo renderlo alleato, ovvero in prospettiva suddito, delle loro rispettive nazioni. Il cast di caratteri presente nel romanzo non si ferma però qui: ci sono ufficiali e mogli di ufficiali, avventurieri e agitatori, linguisti e archeologhi, uomini di fede e intrepidi credenti: una babele di lingue, di religioni, di usi e di costumi. Tanto l’Afghanistan si mantiene misterioso, tanto gli sforzi occidentali, perché anche la Russia qui è Occidente rispetto a quell’Oriente, si illudono di poterlo penetrare. Finirà in tragedia, ancor più sanguinosa in quanto fin dall’inizio annunciata e però dai diretti interessati non compresa. Se, come diceva Vladimir Nabokov, il romanziere dev’essere un raccontatore di storie, un insegnante e un incantatore, in L’Impero del gelso Philip Hensher è trionfalmente tutte e tre le cose. Mischiando abilmente realtà e fantasia, fonti storiche e fonti letterarie, Hensher conduce il lettore in un mondo affascinante quanto terribile che ha nella Prima guerra afghana il suo culmine. Amore, morte, passione, cecità, odio, fedeltà e memoria ne scandiscono le pagine e fanno di L’Impero del gelso un capolavoro che sfida il tempo.
𝐏𝐡𝐢𝐥𝐢𝐩 𝐇𝐞𝐧𝐬𝐡𝐞𝐫 ha scritto undici romanzi, tra cui 𝑆𝑐𝑒𝑛𝑒𝑠 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝐸𝑎𝑟𝑙𝑦 𝐿𝑖𝑓𝑒, vincitore del Ondaatje Prize nel 2012, e 𝐾𝑖𝑡𝑐ℎ𝑒𝑛 𝑉𝑒𝑛𝑜𝑚, con cui ha vinto il Somerset Maugham Award. È professore di scrittura creativa presso l'Università di Bath e vive nel sud di Londra e Ginevra. Scrive per il quotidiano «The Independent» e dirige le pagine letterarie del settimanale «The Spectator».
Collana Di là dal fiume e tra gli alberi Traduzione Fabrizio Bagatti Euro 28,00 / Pagine 550 Formato 14 x 20 cm Brossura filo refe con bandelle Edizione numerata da 1 a 1000 ISBN 9791281519176 Novità ottobre 2024
QUESTA EDIZIONE SPECIALE DI L'IMPERO DEL GELSO É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.