LA NOSTRA STORIA

Nata alla fine degli anni Settanta grazie all’impegno di Pino Grillo la casa editrice Settecolori ha pubblicato, fra gli altri, romanzi e saggi di Robert Brasillach, Jean Cau, Alain de Benoist, Pierre Drieu La Rochelle, Alberto Pasolini Zanelli, Stenio Solinas. Fra i suoi titoli, vale la pena ricordare C’eravamo tanto armati, (1984), il primo e ancor oggi unico libro collettaneo sugli anni Settanta, con interventi di Massimo Cacciari, Massimo Fini, Paolo Isotta, Giordano Bruno Guerri, Gianni Rivera, Francesco Guccini…

Nel 2000 dopo la scomparsa del suo fondatore la Settecolori è stata presa in mano dal figlio, Manuel Grillo, che ne ha raccolto l’eredità e ha proseguito idealmente quella che era la lezione paterna: un editore è il suo catalogo, i libri che si stampano sono i libri che si sarebbe voluto leggere, non quelli che la moda, le contingenze, i conformismi e i compromessi vorrebbero far leggere. Entrano a far parte degli autori della casa editrice, fra gli altri, Jean-Jacques Langendorf, Giuseppe Berto e Maurizio Serra  con il suo saggio Fratelli separati, Drieu, Aragon, Malraux (2007), nel 2008 premio Acqui Storia  Grand Prix du rayonnement français de l’Académie Française per l’edizione francese uscita nello stesso anno per i tipi de La Table Ronde  (gruppo Gallimard).

Nel 2023 Manuel Grillo, insieme a Stenio Solinas in qualità di direttore editoriale, avvia un nuovo progetto editoriale in vista di un ambizioso programma che prevede un’attenzione particolare, con testi mai pubblicati in Italia o da tempo fuori catalogo, al travel writing anglosassone e alla letteratura d’oltralpe. La Settecolori ha anche uno spazio per il recupero critico di scrittori italiani dimenticati o mal-compresi, per una letteratura hispano-americana fuori dagli schemi del cosiddetto “realismo magico” e per una letteratura internazionale che idealmente rientri nei canoni del viaggio, dell’anticonformismo, del superamento di ogni schematismo ideologico.

 

L’intento generale rimane sempre, nel solco della continuità, dare vita a un catalogo lontano dalla modernità di massa e dai suoi riti: un invito al viaggio, il piacere della lettura come antidoto alla fatica di vivere, il gusto della scoperta, della spregiudicatezza, della contaminazione intelligente.