“La ruota del tempo” (Comme le temps passe) è, probabilmente, il più bel romanzo di Robert Brasillach, certo il più ambizioso e coerente ché esso, oltre a voler essere una riflessione sopra un tempo magico, è anche una metafora del tempo stesso, del suo fluire e dell’importanza della memoria.
In questo libro l’autore mette in scena la giovinezza, chiama a interpretarla il piccolo René Cortade, orfano di padre e di madre, e crea per lui una serie di quadri che vanno da un’isola incantata a un’infanzia selvaggia; dalle magie dell’illusionismo al fascino del cinema muto; dalla scoperta di Parigi, delle Fiandre, della Spagna all’amore per una donna.
Attraverso la storia di René e di quella che poi sarà sua moglie, Florence, Brasillach consegna al lettore la descrizione, accurata quanto felice, delle idee, convinzioni e ipocrisie di un mondo destinato a infrangersi contro la prima guerra mondiale.
Ma, proprio perché il suo senso della storia è dato dal continuo incontro tra passato, presente e futuro, in “La ruota del tempo” troviamo l’enunciazione di un’estetica della vita che è anche un’etica, vale a dire un modo di affrontare l’esistenza.

Collana: Di là dal fiume tra gli alberi

Formato: cm 14×21

Pagine: 240

Rilegatura: Brossura Filo refe

ISBN: 978-88-96986-06-6
Corriere della Sera – Paolo Isotta