DI FRANCESCO PALMIERI – IL FOGLIO – 16 GENNAIO 2023

L’EDITORIA COME FOLLIA PERSEGUIBILE. GLI INSEGNAMENTI PATERNI A SAPER GIUDICARE LE OPERE OLTRE LE IDEOLOGIE. E LA CAPACITÀ DI GUARDARE AL FUTURO DEI LIBRI CON OTTIMISMO. CHIACCHIERATA CON IL PATRON DI SETTECOLORI

Una pattuglia di amici riuniti attorno alla scommessa che l’editoria non sia un’impresa così folle, o che sia almeno follia perseguibile. Avvocati, architetti, dirigenti d’azienda convinti che il libro “difficile”, di grandi autori stranieri al di là del mainstream e della letteratura di consumo, possa trovare consensi di critica e lettori facendo persino quadrare i conti economici. Sorge così, anzi risorge la casa editrice Settecolori, nata negli anni settanta per volontà di Pino Grillo e alla sua scomparsa ereditata nel 2000 dal figlio Manuel, il cui biglietto da visita è abbastanza composito: calabrese che ha concluso la formazione scientifica a Strasburgo, esperto di grani antichi, titolare di un agriturismo tra Capo Vaticano e Vibo Valentia però cresciuto in mezzo a bozze e scrittori, leggendo autori francesi mentre allevava i cani da pastore della Sila e imparava a produrre le paste trafilate a bronzo tra una fiera del libro e un convegno letterario. Lui è amministratore delegato della Settecolori, rianimata grazie ai professionisti che se ne sono appassionati, con un’attività di 25 titoli finora pubblicati in due anni e mezzo…

…Un altro caso letterario è stato Maurizio Serra con “Fratelli separati”, uscito per Settecolori in prima edizione nel 2007 e ripubblicato nel ’21, sulle vicende intrecciate e contrastanti di Drieu La Rochelle, Aragon e Malraux.

È l’unico libro scritto da Serra in italiano e non in francese. Fummo noi a venderne i diritti di traduzione a Gallimard. Intanto Serra, che vinse il Prix Goncourt con la biografia di Malaparte, nel 2019 è stato il primo italiano a diventare membro dell’Academie Française…

…edizioni speciali con tirature numerate. Non rischiate lo snobismo?

Al contrario, ci ritagliamo un’identità nel mare magnum dell’editoria, perché alla scelta degli autori si deve accompagnare la cura del libro come oggetto di bellezza quasi sensoriale: brossure cucite, carte d’edizione, copertine dalla grafica semplice ma riconoscibile e le fascette che si possono collezionare. Un’idea apprezzata sia dai lettori sia dai librai…

Che c’entrano i libri con la coltivazione dei grani antichi?

Il pregio di certe opere letterarie è comparabile a quello della rosìa, la varietà di grano documentata già in epoca aragonese ma probabilmente ancora più antica. E poi c’è la curiosità romantica di un ragazzo che amava Salgari crescendo nel cenacolo degli amici del padre, che allora erano tutti giovani in cerca del proprio destino.

Cosa le ha insegnato suo padre da editore?

A giudicare un’opera dal suo valore assoluto, che travalica sempre le passioni ideologiche. Malgrado lui stesso ne fosse animato, aveva già superato la facile dicotomia destra-sinistra.

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